La Metafisica Orientale è il testo dell’unica conferenza pubblica tenuta dall’Autore alla Sorbona di Parigi nel 1925.
In questo scritto Réne Guénon sintetizza con ineguagliata padronanza dell’argomento le nozioni che sulla metafisica esporrà nel corso della sua opera in tutti i loro sviluppi e possibili applicazioni.
Ma perché metafisica «orientale», quando la metafisica, come dice la parola stessa, non può che essere essenzialmente universale?
Perché la vera idea di «metafisica», nel suo senso tradizionale, si è andata in Occidente oscurando, nei tempi moderni, fino a perdersi pressoché completamente, e perché la sua essenza e le implicazioni metodologiche al suo accesso si possono ritrovare, all’ora attuale – in tutta la loro purezza –, esposte soltanto più nelle dottrine contenute nei testi sacri d’Oriente e nei loro commentari autorizzati.
In queste pagine il lettore scopre che esiste un tipo di conoscenza, certa e definitiva, che prescinde, trascendendole, dalle opinioni degli individui, siano pur esse di natura filosofica o «scientifica»; conoscenza il cui veicolo è una facoltà superiore alla stessa ragione umana e i cui modi di espressione sono costituiti dalle diverse forme tradizionali dell’umanità, a partire dai tempi più antichi. |
René Guénon - (Blois 1886 - II Cairo 1951), antropologo francese naturalizzato egiziano. Studioso delle antiche simbologie orientali e occidentali, ha sostenuto la tesi della comune origine di tutte le credenze religiose e delle pratiche rituali. Alcune delle sue opere dottrinali fondamentali saranno abbozzate nella rivista La Gnose, da lui fondata nel 1909 e che vivrà poco più di due anni. Incomincia a pubblicare i suoi libri nel 1921, e il suo lavoro di esposizione delle dottrine tradizionali si sviluppa a Parigi fino al 1930. In quest’anno parte per il Cairo, dove si stabilirà definitivamente; è in Egitto che la sua opera di chiarificazione dottrinale proseguirà per un ventennio, fino alla morte nel 1951. |